I fabbricati metallici con coperture leggere rappresentano una scelta diffusa nel mondo delle costruzioni per via della loro economicità e facilità di realizzazione. Tuttavia, queste strutture pongono sfide importanti quando si tratta di garantire la resistenza al fuoco. Molto spesso, infatti, non riescono a soddisfare il requisito R15 richiesto dalla normativa, soprattutto se valutati sulla base della curva standard ISO 834.
Il problema principale risiede nella natura stessa dei profili metallici utilizzati. Questi elementi, progettati per essere leggeri e minimizzare i costi, tendono ad andare in crisi già a temperature relativamente basse, intorno ai 350°C, a causa della loro instabilità locale. Inoltre, la geometria sottile e i fattori di sezione elevati rendono difficile, se non impossibile, applicare i tradizionali sistemi di protezione passiva, come vernici intumescenti o pannelli protettivi.
Ma come si può affrontare questa sfida? Una possibile soluzione risiede nell’adozione di un approccio più avanzato che prevede l’utilizzo di modellazioni strutturali. Analizzando l’intera struttura o una porzione rappresentativa di essa attraverso software specifici, è possibile sottoporla a curve naturali d’incendio, simulando scenari realistici piuttosto che affidarsi esclusivamente alla curva ISO standard. Questo tipo di analisi permette di verificare se le strutture metalliche possono mantenere la loro stabilità meccanica per un tempo sufficiente, tenendo conto sia del carico d’incendio specifico sia del tempo necessario per l’esodo degli occupanti.
L’adozione di queste tecniche non solo consente di superare le limitazioni dei metodi tradizionali, ma si allinea anche ai principali riferimenti normativi italiani, come il DM 03/08/2015 e il DM 18/10/2019, che offrono un quadro di riferimento per la progettazione antincendio, oltre al DM 09/03/2007 e DM 09/05/2007, che regolamentano i requisiti tecnici per la sicurezza al fuoco.
Affrontare la questione della resistenza al fuoco delle coperture leggere richiede dunque un cambio di prospettiva. Non si tratta più di adattare la struttura ai metodi standard, ma di sfruttare strumenti avanzati per sviluppare soluzioni su misura. Solo così è possibile garantire sia la sicurezza degli occupanti sia la sostenibilità economica dei progetti, aprendo la strada a una progettazione antincendio più moderna ed efficace.